Giovani e sclerosi multipla: a Roma l’evento #GiovanioltrelaSM riunisce 2.800 ragazzi per immaginare un futuro oltre la malattia. Testimonianze, supporto e nuove prospettive.
La diagnosi di una malattia come la sclerosi multipla, la neuromielite ottica (NMO) o la MOGAD è spesso uno spartiacque nella vita di una persona giovane. Può scatenare paura e incertezza, ma non rappresenta la fine di tutto: è l’inizio di un percorso fatto di resilienza, consapevolezza e nuovi obiettivi.
Con questo spirito, si è svolto a Roma #GiovanioltrelaSM, l’evento nazionale promosso da AISM con il patrocinio di AINMO, che ha riunito 2.800 ragazzi e ragazze per immaginare un futuro oltre la malattia.
Una comunità che ispira e sostiene
Sotto il tema “Nuove Prospettive”, l’incontro ha offerto spazi di dialogo e confronto per giovani under 35 con sclerosi multipla e under 40 con patologie correlate. Tra talk, laboratori ed esperienze condivise, i partecipanti hanno esplorato come affrontare le sfide quotidiane poste da una condizione cronica senza rinunciare ai propri sogni.
La testimonianza di Gaia, una delle protagoniste, riassume lo spirito dell’evento:
“Pensavo che la diagnosi avesse chiuso molte porte, ma ora mi sento pronta a riaprirle.”
Le storie che danno forza
Le storie condivise durante l’evento sono un richiamo potente alla resilienza. Chiara, 34 anni, racconta:
“Dopo la diagnosi di sclerosi multipla, ho scelto di non rimandare più nulla e di dire ‘sì’ alle opportunità che la vita mi offre.”
Giulia, invece, ripercorre il suo percorso dalla diagnosi alla nuova consapevolezza:
“All’inizio la diagnosi è stata uno shock. Ma oggi, con il supporto della mia famiglia e del mio compagno, so che la mia vita non è finita: è solo cambiata prospettiva.”
Sostenere il cambiamento
#GiovanioltrelaSM è più di un evento: è una comunità che offre strumenti pratici e supporto emotivo. Le parole di Lorenzo, un altro partecipante, riflettono l’essenza di questa iniziativa:
“Qui ho capito che non sono solo.”
Un messaggio di speranza
Ricevere una diagnosi di sclerosi multipla o una malattia correlata può sembrare un ostacolo insormontabile, ma eventi come #GiovanioltrelaSM dimostrano che è possibile trasformare la paura in azione e costruire una nuova vita. Come dice Giulia:
“La diagnosi non è la fine, ma l’inizio di un nuovo percorso. Non lasciatevi bloccare dalla paura: la vita va avanti.”